Arrivare in un posto sconosciuto ed essere accolto dalla sua migliore luce. C’è cosa più bella per un fotografo?
Il mio primo viaggio in Donegal ha inizio a Dublino, all’inizio di un settembre, ormai molti anni fa. Dopo circa tre ore di macchina su strade a autostrade che attraversano campagne verdissime sono a Killybegs, una cittadina sulla costa, tappa iniziale di quello che è stato pensato come un vero e proprio sopralluogo nella contea irlandese. Ad attendermi un cielo grigio piombo che minaccia piogge torrenziali, e sembra togliere ogni speranza. Ma la Corrente del Golfo, motore oceanico di quella vorticosa roulette che governa le nuvole dell’isola, è pronta a stupirmi. Regalandomi all’improvviso una fantastica raggera di luce, che buca la coltre temporalesca e illumina magicamente i pescherecci all’ancora nel piccolo porto.
L’affascinante contea di Donegal, all’estremo nord della Repubblica d’Irlanda, è una terra davvero unica, desolata e magnifica che racchiude una straordinaria varietà di ambienti di grande bellezza e interesse, naturalistico e fotografico. Sicuramente quella più simile, con i suoi paesaggi, all’immagine dell’isola come poteva apparire agli occhi dei suo antichi visitatori. Centinaia di chilometri di frastagliatissime coste, incise profondamente da un’infinita serie di犀利士
fiordi, estuari, baie, ed estese zone deserte, sia lungo la linea costiera sia all’interno, ci riportano spesso all’immagine di una natura ancestrale, non ancora deturpata dal distruttivo passaggio dell’uomo. Siamo in piena Gaeltacht, la parola gaelica che identifica quelle zone nell’Isola di Smeraldo dove l’originale lingua irlandese è ancora quella corrente, e sostituisce l’inglese.
Una terra di imponenti scogliere, paesaggi selvaggi, incredibili cieli, scorci romantici e strade deserte che attraversano pascoli verdissimi. I castelli, i fiumi, i laghi, la brughiera colorata dall’erica rendono indimenticabile un viaggio in questa terra magica, che offre infinite possibilità e scorci al fotografo naturalista. E’ lungo le coste che il Donegal sembra dare a chi lo visita il meglio di se. Con le Slieve League, fra le più imponenti “cliff” di Europa, che al tramonto si infiammano di stupendi colori. Rocce ricoperte da muschi e licheni che sembrano voler arrivare a sfidare le onde che si infrangono alla base di scogliere alte fino a 600 metri. O alle foci dei tantissimi fiumi che attraversano la contea per raggiungere il mare. Dove, durante le imponenti fasi di bassa marea, la sabbia e l’acqua, assumono infinite sfumature di colore, creando continuamente fotogenici contrasti con le lunghe alghe gialle a nastro mostrate e celate dal salire e scendere dell’acqua del freddo mare irlandese. Ma è camminando al tramonto sulle ruvide scogliere di Molin Head, bastione titanico e ultima propaggine rocciosa a nord dell’isola, che questa terra, qui apparentemente senza tempo, ci riesce a coinvolgere al meglio nella sua magica atmosfera. Riuscendo, talvolta, anche a farci dimenticare di premere il pulsante di scatto della nostra macchina fotografica.
Vieni a fotografare il Donegal con noi ad agosto 2023! Leggi qui il programma del viaggio: https://www.robertonistri.com/donegal-2023/